Dall’America, all’Europa, all’Italia: in seguito all’ascesa della cultura dello shopping nei centri commerciali verso la metà del secolo scorso, molte principali strade di quartiere e rinomate vie dello shopping si erano viste di colpo sostituite dai moderni contenitori commerciali per i brand che richiedevano in affitto locali commerciali molto grandi che solo le periferie potevano fornire.
Negli ultimi anni stiamo invece assistendo a un crescente ritorno ai tradizionali luoghi pedonali, spesso rivisitati attraverso progetti di sviluppo suburbani misti; in particolare le vie dello shopping che hanno chiuso il transito alle auto hanno visto una rinascita straordinaria, grazie a nuove tendenze e ritrovati benefici.
Nuove prospettive o semplicemente un miglioramento rispetto a una vecchia logica, in entrambi i casi queste nuove vie dello shopping dimostrano la capacità di una strada di supportare la vendita al dettaglio in modo importante, soprattutto quando il pedone ha la priorità sull’automobile.
1. Le periferie stanno cambiando
I centri commerciali sono arrivati quando persone e posti di lavoro hanno iniziato a migrare verso la periferia. Ma anche in periferia le persone desiderano luoghi accessibili e sono costantemente alla ricerca di alternative di acquisto nei luoghi in cui vivono, lavorano e frequentano. Le vie dello shopping senza auto offrono proprio questo.
Lo shopping all’aperto offre servizi aggiuntivi in un quartiere, le cui strade possono sfruttare il già preesistente traffico pedonale. Inoltre, se la via dello shopping principale è ben integrata in un piano urbano efficiente e presenta molteplici opzioni di transito, ha un ulteriore potenziale per catturare nuovi clienti.
2. Le dimensioni sono importanti
Le vie dello shopping senza auto hanno maggiori possibilità di successo quando sono più piccole. La maggior parte delle vie dello shopping pedonali sono lunghe da uno a tre isolati. Le loro configurazioni più intime offrono scelte di acquisto più a misura d’uomo e punti di interesse sufficienti a coprire le varie esigenze di acquisto. Inoltre, la presenza di luoghi in cui potersi fermare, incoraggiano i clienti a passeggiare al proprio ritmo e a creare legami con i proprietari di negozi.
3. Flessibilità, parte I: il pedone non esclude necessariamente l’automobile
Ci sono molte tipologie di strade dello shopping senza auto. Le strade possono per esempio essere progettate per essere vissute sia dai pedoni che dalle auto, contemporaneamente o in maniera alternata. La strada potrebbe essere chiusa alle auto in determinati orari o giorni. Oppure, è possibile progettare strade per la condivisione agevole di auto e pedoni, grazie a marciapiedi più ampi, la rimozione di ostacoli all’accessibilità, la riduzione dei limiti di velocità, l’aggiunta di punti luminosi, segnaletica più evidente, ecc. Possiamo quindi chiamare strade intermittenti quelle regolarmente chiuse al traffico automobilistico in determinati orari ed eventi speciali; mentre le vere strade pedonali forniscono principalmente l’accesso solo alle persone e possono variare di dimensioni (da vicoli e passaggi a strade più tradizionali). Queste diverse configurazioni rifiutano un modello unico e massimizzano la funzione di una strada.
4. Flessibilità, parte II: pubblica, privata o entrambe
A volte le strade dello shopping senza auto sono di proprietà privata e/o gestite, come parte di un più ampio progetto di sviluppo. Le città possono anche sfruttare il loro spazio pubblico – strade ma anche parchi – per attirare i clienti verso le attività private che le sostengono. Questo tipo di flessibilità consente a una serie di parti interessate di partecipare al successo di una strada commerciale senza auto.
5. Le vie dello shopping pedonali sono una nuova scelta di mercato per il retail
I centri commerciali non sono più una novità e di fatto non cannibalizzano le scelte dei clienti. Come dicevamo più su, le persone vogliono poter scegliere, pertanto una possibilità non esclude l’altra.
Le vie dello shopping chiuse al traffico rispondono quindi alle nuove richieste del mercato per ulteriori luoghi in cui fare acquisti, per questo gli sviluppatori retail stanno cercando di proporre nuovi e diversificati ambienti di acquisto, efficaci sia per i rivenditori che cercano locali commerciali in affitto che per i clienti che vogliono diversificare le loro esperienze di acquisto. Alcune città hanno anche sviluppato strategie per attivare una rete commerciale lungo strade e vicoli già esistenti, senza ricostruire da zero.
6. Il segreto del successo è la customer experience
Le vie dello shopping chiuse al traffico, con la pedonabilità offrono dunque ai clienti un’esperienza aggiuntiva. La strada più piccola offre una sensazione più intima e invitante, meno incline al blando consumismo e offre un modo alternativo di godersi una passeggiata all’aria aperta. A ciò si aggiungono le novità esperienziali del retail, che con i loro pop-up store, le innovazioni tecnologiche, i ristoranti all’aperto e i luoghi rivisitati che coinvolgono i clienti nelle passeggiate a cielo aperto, forniscono a queste nuove vie dello shopping car-free un tocco moderno a un concetto antico.