Via del Babuino, sita nel centro storico di Roma nel Rione Campo Marzio, è una strada di più di mezzo chilometro che unisce Piazza di Spagna e Piazza del Popolo, e accompagna i passanti, turisti e cittadini, allietandoli con storia e modernità. La via infatti offre un percorso storico, da Palazzo Boncompagni alla chiesa S. Atanasio dei Greci, insieme a un percorso di shopping e relax tra firme di alto livello ed eleganti bar come il caffè Canova Tadolini, frequentato a suo tempo da Fellini e Guttuso.
Negli ultimi anni la via è stata riqualificata con il progetto di pedonalizzazione del Tridente, passando da una conformazione degradata, dove le auto in sosta avevano il sopravvento sui pedoni che non riuscivano a percorrerla se non in fila e i commercianti conseguentemente ne soffrivano, a un corso semi-pedonale ed elegante dove il commercio ha ripreso piede, grazie all’afflusso di romani e turisti che riescono a godersi il percorso. Sono stati ristrutturati palazzi, restaurata la pavimentazione, eliminate le aree adibite alla sosta (mantenendo solo delle aree di sosta temporanea per carico e scarico) e allargati i marciapiedi, in modo tale che passeggiare per la via possa essere piacevole tanto da soffermarsi a osservare sia le bellezze architettoniche sia le vetrine dei negozi.
La via, nel corso della sua lunga storia, ha cambiato nome più volte. Inizialmente era divisa in due, una parte si chiamava “via dell’Orto di Napoli”, derivante dall’accampamento di una colonia di napoletani, e la seconda era chiamata “via del Cavalletto”, per il supplizio effettuato dall’autorità pontefice, in seguito prese il nome di “via Clementina”, sotto papa Clemente VII, e “via Paolina” con Paolo III. L’attuale nome deriva invece dalla statua del Sileno, posta nel settembre 1571 sulla fontana a uso pubblico locata a metà della via, che fu soprannominata dai romani “er babuino” per la sua bruttezza e deformità. Grazie al Cardinale Dezza che si inchinava ogni volta che passava davanti alla statua divenne un mito ed entrò a far parte delle “statue parlanti” di Roma, alle quali gli abitanti affiggevano dei versi satirici in dialetto o latino rivolti ai governanti e al potere costituito.
Oggi, grazie al restyling, via del Babuino è considerata non più meta commerciale per botteghe artigiane e artistiche, ma una delle prime strade dello shopping romano, che ospita, oltre a negozi di lunga data come Antichità W. Apolloni, marche del lusso, da Armani Jeans, Tiffany, Tory Burch, Gente, Maison Margiela, Valentino, a boutique di tendenza, come Sandro, Maje, Brioni e Compagnia italiana.
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