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Palazzi storici di Roma: oggi sono i centri dello shopping capitolino

9 Ottobre 2020

Dimore di famiglie aristocratiche o sedi di importanti società, i palazzi storici che troviamo lungo le vie della capitale si fanno testimoni dei cambiamenti storici, economici e sociali di Roma

Li conosciamo bene e li abbiamo incontrati più volte durante le nostre passeggiate fra le strade della capitale, ma forse qualcosa ci sfugge ancora. I palazzi storici di Roma sono stati abitati da nobili e reali, hanno assistito alla nascita di importanti società e aziende, sono stati restaurati e sono passati in mano a nuovi proprietari, per poi diventare punti nevralgici della vita contemporanea.

Sono moltissimi, infatti, i palazzi d’epoca oggi diventati musei, spazi espositivi, ma anche hotel, uffici e, non da ultimo, negozi e gallerie commerciali. Certo, sono molti i grandi nomi e le aziende private coinvolti, e a volte anche le critiche non mancano, ma questi progetti si inseriscono in un vasto programma di rigenerazione urbana e vogliono restituire alla città i suoi edifici iconici. Scopriamo insieme quali sono i più importanti palazzi storici di Roma e i cambiamenti che hanno attraversato nel corso degli anni.

Palazzo Bocconi

Per molti è soltanto “ZARA”, ma il grande palazzo sito in Via del Corso racconta una storia molto interessante. Costruito alla fine dell’Ottocento dai fratelli Bocconi, il palazzo nasce per ospitare il primo grande magazzino d’Italia, chiamato Aux Villes d’Italie e realizzato sul modello del Le Bon Marché di Parigi.

Italianizzato poi in Alle Città d’Italia (tale denominazione è ancora visibile sulla facciata del palazzo), il palazzo presentava una struttura innovativa con quattro facciate uguali e ampie vetrine, da cui si poteva vedere l’interno del negozio. La svolta arriva nel 1917, quando l’imprenditore Senatore Borletti rileva l’attività dei fratelli Bocconi e fonda La Rinascente. Il nome fu ideato da Gabriele D’Annunzio e stava ad indicare la rinascita del negozio e l’inizio di una nuova era.

 

 
 
 
 
 
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Rimasto proprietà del Gruppo Rinascente, nel 2010 l’edificio è passato al Gruppo Inditex, che vi ha inaugurato il flagship store di Zara. Il restauro è stato affidato all’architetto Duccio Grassi, con un progetto eco-sostenibile che univa il minimalismo degli interni con la conservazione dell’esterno.

Otto anni dopo, Zara ha affrontato un ulteriore restyling durato tre mesi che ha confermato l’impegno ambientale del gruppo: i dettagli originali in stile neo-rinascimentale sono stati recuperati e rispettati, incorporando elementi di sostenibilità per la riduzione delle emissioni inquinanti. Tali elementi riguardano per lo più l’illuminazione led, i sistemi di riscaldamento e l’utilizzo dei materiali, oltre che la gestione responsabile dei rifiuti.

Palazzo Marignoli

A due passi da Palazzo Bocconi c’è anche il celebre Palazzo Marignoli, costruito tra il 1878 e il 1883 dall’architetto Salvatore Bianchi come dimora del marchese Filippo Marignoli. Il palazzo fu edificato dove prima sorgeva il convento agostiniano di Santa Maria Maddalena delle Convertite, pensato per ospitare prostitute pentite che desideravano intraprendere una vita di clausura come donne convertite.

Costruito sul sito della chiesa scomparsa, il palazzo fu in seguito ampliato e la sua facciata fu rinnovata su progetto di Giulio Podesti. L’edificio è stato venduto dalla famiglia Marignoli alla “Riunione Adriatica di Sicurtà”, che oggi è parte del gruppo Allianz e vi mantiene la sua sede.

palazzi-storici-roma-applePalazzo Marignoli è stato oggetto di importanti lavori di riqualificazione negli ultimi anni, sotto la guida del celebre architetto Norman Foster, e a breve ospiterà il nuovo Apple Store: un enorme negozio che occuperà il piano terra e il primo piano dell’edificio, integrando l’innovazione tecnologica con il contesto architettonico romano.

Palazzo dell’Ex Unione Militare

Parliamo dell’attuale sede di un altro colosso del fast fashion. Il palazzo storico romano, situato tra via del Corso e via Tomacelli, è stato edificato nel ‘900 come sede dell’Unione Militare, un’azienda specializzata nelle forniture di uniformi e accessori per le forze armate italiane.

Passato in mano al gruppo Benetton, l’immobile è stato restaurato nel 2013 dall’architetto Massimiliano Fuksas. Ai lavori di restauro, si è aggiunta poi la costruzione di una struttura geodetica posta sul tetto: è la celebre lanterna realizzata in vetro e acciaio, che attraversa i quattro piani dell’edificio fino ad emergere a copertura della terrazza panoramica che offre una vista sulla cupola della Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso.

roma h&m palazzo ex unione militareLa nuova architettura è visibile dai vari punti panoramici di Roma e offre uno spettacolo di luci e colori, sia per chi la osserva da fuori sia per chi entra a visitarla.

Subito dopo il restauro, il gruppo Benetton ha venduto l’edificio al colosso svedese del fast fashion H&M che vi ha inaugurato il suo flagship store. Dopo mesi di attese e indiscrezioni, secondo cui i due contendenti principali erano, appunto, H&M e Zara, il gruppo svedese si è aggiudicato l’edificio per 180 milioni di euro, posizionandosi a pochi metri dal sopracitato Palazzo Bocconi di Zara. Insomma, Via del Corso e i palazzi storici di Roma sono diventati teatro della guerra del fast fashion.

Palazzo Ludovisi Boncompagni

Ormai conosciuto da tutti come Palazzo Fendi, questo storico edificio è stato uno dei palazzi nobiliari più importanti di Roma. Un tempo di proprietà della famiglia Ludovisi Boncompagni, il palazzo affaccia su Largo Carlo Goldoni ed è stato recentemente riportato a nuova vita dall’architetto Marco Costanzi.

Sede della maison dal 2005, grazie ad un importante intervento di restauro che ne ha preservato la struttura originaria, il palazzo è stato trasformato in un polo del lusso multipurpose unico al mondo. Alla dimensione retail, infatti, si uniscono anche l’hotellerie e la ristorazione, per offrire un’esperienza a 360 gradi.

 

Si parte dal pian terreno con il flagship store più grande al mondo (circa 1000 metri quadri su due livelli), passando poi al VIP Lounge (un vero e proprio privé per i clienti più esclusivi) e un hotel con sette suite (le Fendi Private Suites). Infine, al piano superiore c’è Zuma, il celebre ed esclusivo ristorante giapponese dello chef Rainer Becker. Insomma, questa dimora storica si è trasformata nel fiore all’occhiello di una delle più importanti case di moda della capitale, e si inserisce in un progetto che vuole offrire non solo prodotti, ma un vero e proprio lifestyle.

Palazzo Mignanelli

Concludiamo con un altro palazzo romano che è diventato l’headquarter di una maison d’alta moda, il palazzo Gabrielli Mignanelli, a due passi da Piazza di Spagna. L’edificio fu voluto dal conte Girolamo Gabrielli di Gubbio, che lo fece costruire intorno al 1575 sull’area dove si trovavano gli antichi Horti Luculliani, i giardini fatti sistemare sulle pendici del Pincio nel I secolo a.C. da Lucio Licinio Lucullo.

 

 

Passato in eredità alla famiglia Mignanelli (in seguito al matrimonio tra Maria Gabrielli e Giovanni Mignanelli), l’edificio fu più volte rinnovato e restaurato. Nella sua lunga storia, Palazzo Gabrielli-Mignanelli ha ospitato personaggi e istituzioni celebri, come la Banca Romana e il Circolo dei Francesi, e oggi è la residenza romana dello stilista Valentino, nonché sede centrale della sua casa di moda e dell’Accademia Valentino.

 

Foto di copertina:  Alexandros Michailidis / Shutterstock.com

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